Mittwoch, 17. Januar 2024

Riflessioni su Palestina ed Israele. 

Come lo Stato Sionista è divenuto la negazione della tradizione ebraica e non può avere un futuro che invece è da cercare in un unico  Stato Federale non teocratico e senza apartheid. 

 


Non lavevano detto e scritto soltanto molti intellettuali ebrei (Einstein, Hanna Arendt tanto per fare due nomi) ma lo sostengono ancor oggi molti ebrei fedeli alla tradizione di pace e di coesistenza in tutti i Paesi del mondo. Purtroppo la maggioranza dei cittadini di origine ebraica in Israele sono stati indottrinati fin dalla nascita a considerare loro diritto inalienabile conquistare tutto il territorio che secondo una concezione biblica astorica e tutta da dimostrare spetterebbe alla cosiddetta diaspora ebraica. Con tale ideologia antiebraica sono stati finora giustificati tutti i crimini commessi per completare loccupazione dei territori palestinesi e la deportazione dei loro residenti, cristiani compresi.
Una soluzione che ora appare pura fantasia sarebbe uno Stato Federale con ripartizione sulla base dei confini antecedenti il 1967, senza necessità di dislocare i coloni dai territori occupati che, restituiti ad un governo regionale con competenze del tipo dei cantoni svizzeri o i Länder tedeschi avrebbe il controllo vero (e non fasullo come ora finge di avere lautorità palestinese in Cisgiordania,, di fatto il Kapo di tutti i governi sionisti). La soluzione dei due Stati di cui tanti politici parlano da mezzo secolo e ripropongono ad ogni divampare del conflitto è puro flatus vocis, un espediente per giustificare la politica di espropriazione e deportazione dei palestinesi lavandosene le mani.
Dunque o uno Stato Federale con capitale Gerusalemme o la distruzione, poiché una volta assoggettati tutti i territori ed espulsi tutti i Palestinesi , Israele si troverebbe circondato da nemici e deportati che prima o poi ne segnerebbero la fine non potendo ripetere l'impresa del 1948 (quando sí venne assalito dai confinanti, ma tutti insieme non avevano un esercito neanche lontanamente in grado di competere e nemmeno si erano coordinati. Ora i Paesi arabi e anche la Turchia hanno armate possenti, e Israele non potrebbe certo lanciare le atomiche - di cui indubbiamente dispone - su tutti i Paesi confinanti poiché a tal punto il Pakistan ha già fatto sapere che metterebbe a disposizione dellaTurchia le proprie.  Dunque una soluzione militare come stanno cercando di attuare ultranazionalisti e corrotti governanti come Netanyau (che se non fosse al governo rischierebbe il carcere) è ragionevolmente da escludere, a meno che trionfi la pazzia criminale.  
Dunque o uno Stato Federale con capitale Gerusalemme o la distruzione, poiché una volta assoggettati tutti i territori ed espulsi tutti i Palestinesi , Israele si troverebbe circondato da nemici e deportati che prima o poi ne segnerebbero la fine non potendo ripetere l'impresa del 1948 (quando sí venne assalito dai confinanti, ma tutti insieme non avevano un esercito neanche lontanamente in grado di competere e nemmeno si erano coordinati. Ora i Paesi arabi e anch ela Turchia hanno armate possenti, e Israele non potrebbe certo lanciare le atomiche di cui indubbiamente dispone su tutti i Paesi confinanti poiché a qual punto il Pakistan ha già fatto sapere che metterebbe a disposizione le proprie.  Dunque una soluzione militare come stanno cercando di attuare ultranazionalisti e corrotti governanti come Netanyau (che se non fosse al governo rischierebbe il carcere) è ragionevolmente da escludere, a meno che trionfi la pazzia criminale.  
Inoltre, lIsraele sionista gli amici veri li ha già perduti tutti, gli restano gli USA ed i governi europei suoi leccali, che però se cadesse lappoggio statunitense gli volterrebbero immediatamente le spalle essendo voltagabbana doc) .
Chi ha veramente a cuore la sopravvivenza di Israele, come il sottoscritto, deve appoggiare la lotta interna degli israeliani pacifisti ora in minoranza contro i sionisti ed i coloni, che sono sí attualmente una maggioranza, ma che di fronte allalternativa della loro distruzione potrebbero iniziare a ragionare e a cercare la convivenza pacifica coi palestinesi. Sarebbe anche la fine dellantisemitismo nel mondo, che ora invece grazie a criminali del tipo Netanyau sta purtroppo crescendo.
E suggerisco alcune letture utili a capire meglio la storia di Palestina ed Israele. Sono tutte oere di studiosi ebrei ed israeliani, ovviamente oppositori del sistema che ora domina il malcapitato Paese. 
 
- Ilan Pappe: The Ethnic cleansing of Palestine, Oneworld Publ. Limited, del 2006 ma ripubblicato nel rpetutamente fino al 2022
- (Id.) : The Biggest Prison on Earth: A History of the occupied Territories, 2017 
- Miko Peled, The General's Son: Journey of an Israeli in Palestine (reprint 2016)
Di Shlomo Sand, uno dei maggiori storici israeliani viventi, si trova in internet gratuitamente il testo 
seguente: The invention of the land of Israel-From Holy Land to Homeland 
https://yplus.ps/wp-content/uploads/2021/01/Sand-Shlomo-The-Invention-of-the-Land-of-Israel.pdf
In inglese (ed addirittura in traduzione tedesca).  
In francese,del medesimo autore, pubblicato il 5.1.2024, "Deux Peuples pour un État ?" 
 non l'ho ancora letto, ho soltanto seguito l'intervista in cui ne parla e nella quale l'autore dichiara che alla luce degli sviluppi degli ultimi anni ha abbandonato sia l'orientemente filosionista che l'illusione dei due Stati uno Palestinese ed uno Israeliano.