Montag, 2. Januar 2017

Le ultime prodezze di Obama


Questa misera e stanca marionetta sembra voler lasciare il peggior ricordo possibile degli anni in cui ha svilito la figura del Presidente nel proprio Paese. Il suo bilancio fallimentare merita un’analisi a parte ,vista l’ampiezza e la gravità dei disastri che ha combinato.
Il più recente atto però dà la misura della miseria umana di questo presidente uscente. Il partito democratico aveva un candidato che sarebbe stato degno di rappresentare la nazione con onore: Bernie Sanders avrebbe probabilmente riparato alcuni dei danni del suo predecessore, scaduto a marionetta della finanza e dell’industria bellica.
Ma siccome il Partito democratico è da lungo in mano al clan dei Clinton spalleggiati dall’ala più retrograda e bellicista, la sua candidatura era stata sabotata allo scopo - fortunatamente fallito - di piazzare la nuova (anzi vecchia) marionetta Hillary, già una volta trombata dagli elettori.
Ecco dunque come si è giunti all’ascesa alla Presidenza del miliardario Trump, che farà ovviamente i propri interessi immobiliari (infrastrutture, costruzioni, ecc.) ma giocoforza dovrà così rilanciare l’economia intera e non soltanto il settore bellico.
Non ci sarà da stare allegri, la politica neo.liberista proseguirà,  ma coi tempi che corrono un pizzico di politiche neo-keynesiane è già grasso che cola.
Il clan Clintoniano evidentemente sta cercando vendetta, essendo restato a boccaccia asciutta (anche fuor di metafora, visto che durante tutta la campagna elettorale la candidata trombata amava presentarsi con sguaiate risate e fauci spalancate: risum abundat in ore … ).
E che fa Obama ? Come al solito si piega alle voglie del clan e afferra l’ultima arma miserabile di cui dispone, la “Russofobia” , e applica sanzioni ai diplomatici russi. “Ambasciator non porta pena” era e resta un sacrosanto principio, ma nemmeno questo vale per la marionetta clintoniana Obama. Si può discutere se sia stato o meno il peggior presidente, ma è fuor di dubbio che è stato di gran lunga colui che finora meno di chiunque altro ha meritato il Nobel della Pace, sul cui conferimento sono leciti molti dubbi: non lo si saprà forse mai, ma difficile credere che la Commissione del premio Nobel non sia stata influenzata in maniera diciamo "non ortodossa" (se sono stati comprati, tutto sommato si può comprendere, che nel caso contrario, se hanno invece agito con convinzione, meritano il premio Nobel … della dabbenaggine ed ingenuità).

L’aspetto più grottesco della farsa di Obama in merito al presunto spionaggio internet russo (e da che pulpito viene la predica, NSA e Snowden docet !) è tuttavia la motivazione: si sarebbe trovato in un computer in qualche ufficio USA un virus di produzione russa (che chiunque può procurarsi a pagamento) e dunque – pur non potendo fornire prove che sia stato usato, ecco che con demenziale logica la nostra povera marionetta compila l’equazione “Virus russo” = “Hacker russo”. 
Con la stessa illogicità fradicia si potrebbe dire che una pistola Beretta sul luogo del delitto dimostra che l’assassino è un italiano, o un vecchio Stern un tedesco o un Kalasnikov un russo …

A Obama restano meno di tre settimane: riuscirà a battere il suo predecessore Bush Jr. in tema di menzogne  e corbellerie ?   

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